In questo lavoro di maturità ricercata ed acquisita negli anni, il Duo Anton moog & Ezio Froio ha raggiunto un punto d'incontro ideale tra il nuovo stile sperimentale del Duo (che a partire da questo album lascia la vecchia denominazione Duo Antonmoog Intieri Project), dove primeggiavano le linee fusion-melodiche della fisarmonica e della chitarra classica, che, invece, vede l'accostamento a tale linea sperimentale anche di strumenti etnici, del basso e della chitarra elettrica.

Non è usuale che il Duo registri due album a distanza di così poco tempo ma, in questo caso specifico, "La notte del profeta" è stato realizzato appositamente per dare le colonne sonore originali all'amico Vittore Ferrara per poterne disporre liberamente nei propri filmati e documentari che crea per le libere emittenti. Il lavoro che ne è venuto fuori è stato meritevole di attenzione tanto da essere stato inserito come album a tutti gli effetti. Per questo motivo viene presentato ai funs nella speranza che, nonostante la sua natura diversa e la vocazione ben precisa, sia apprezzato come uno dei lavori precedenti.

 

 

Cliccando sui titoli si possono ascoltare i singoli brani. Notturno Soledad Orizzonti lontani Mistero armonico C'era una volta Il lato oscuro dell'addio Come una ballata Gocce di ruggiada Kameristico Muro delle salamandre Muro delle salamandre Kameristico Gocce di ruggiada Come una ballata Il lato oscuro dell'addio C'era una volta Mistero armonico Orizzonti lontani Soledad Notturno Notturno Soledad Orizzonti lontani Mistero armonico C'era una volta Il lato oscuro dell'addio Come una ballata Gocce di ruggiada Kameristico Muro delle salamandre

"Oblìo" è un lavoro di maturazione sperimentale che trova l'ispirazione nei meandri della musica concepita come crogiuolo etnico libero ed accessibile a tutti coloro che vogliono attingerne le più disparate forme d'arte. Alla base dell'album c'è il solito stile del Duo che, con le sue linee irregolari, dissonanti, spesso sfasate e fuori da ogni schema musicale classico, questa volta con influenze spagnoleggianti, vuole trasmettere al pubblico le emozioni che si provano immaginando cosa si potrebbe celare dietro i titoli dei brani. In tal senso, ad esempio, il brano "Il calabrone" con il suo andamento tipicamente irregolare vuole fornire agli ascoltatori una nuova chiave di lettura del pensiero artistico del Duo laddove la fisarmonica, a tratti, sembra rincorrere la ritmica e viceversa, proprio come un calabrone tenta di sfuggire in volo al suo predatore. Un pò vicino, un pò lontano dall'essere catturato, si comporta esattamente come gli strumenti, nel brano, si rincorrono ed a tratti si allineano. Anche questo lavoro è stato messo a dispsosizione dell'immagine avendone concesso l'utilizzo all'amico Vittore Ferrara affinchè possa colorare i suoi filmati con un tocco di diversità.

Oblio

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"Pastori delle nuvole" nasce dall'ispirazione statica ritrovata nei momenti di meditazione onirica dettata dal subconscio in modo del tutto spontaneo. Nel cavalcare l'onda della vena ispiratrice il duo ha riproposto ciò che la mente ha dettato così da ritrovarsi a dover guidare un gregge verso qualcosa di sospeso, di immaginario. Proprio come le nuvole, quando il suono, l'immagine e la forma sembra diventino reali, tutto scompare e rimane ai pastori il compito di far ritornare le menti degli ascoltatori alla normalità.

Oblio

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Notturno Soledad Orizzonti lontani Mistero armonico C'era una volta Il lato oscuro dell'addio Come una ballata Gocce di ruggiada Kameristico Muro delle salamandre
C'era una volta Mistero armonico Orizzonti lontani Soledad Notturno
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